Aristofane rappresenta «la tregua» come un'affascinante fanciulla avvolta in pepli trasparenti che esce dalla grotta in cui «la guerra» l'aveva rinchiusa, e il popolo stanco di violenza esclama: «Come è bella». Oggi, della democrazia, una volta uscita dall'involucro ideologico che in certi momenti storici l'ha avvolta, diremmo ancora: «Come è bella»?
Guatavo Zagrebelsky, Il mutamento genetico della democrazia
Nessun commento:
Posta un commento