sabato 22 giugno 2024

Decomposizione dell’umanità

Tutto ciò è cosí grandioso, cosí immenso da dare le vertigini, e si resta sbalorditi dalla grandezza dell'Inghilterra ancor prima di mettere piede sul suolo inglese. Ma è solo dopo ... dopo aver calcato per qualche giorno il selciato delle strade principali, dopo esser penetrati con grande fatica nel brulicare umano, tra le file interminabili di carri e carrozze, dopo aver visitato i "quartieri brutti" della metropoli, soltanto allora si rileva che questi londinesi hanno dovuto sacrificare la parte migliore della loro umanità per compiere tutti quei miracoli di civiltà di cui la loro città è piena; che centinaia di forze latenti in essi sono rimaste inattive e sono state soffocate affinché alcune poche potessero svilupparsi più compiutamente e moltiplicarsi mediante l'unione con quelle di altri. 
Già il traffico delle strade ha qualcosa di repellente, qualcosa contro cui la natura umana sí ribella. Le centinaia di migliaia d'individui di tutte le classi e di tutti i ceti che si urtano tra loro non sono tutti quanti uomini con le stesse qualità e capacità, e con lo stesso desiderio di essere felici? ... La brutale indifferenza, l'insensibile isolamento di ciascuno nel suo interesse personale emerge in modo tanto più ripugnante e offensivo, quanto maggiore è il numero di questi singoli individui che si sono ammassati in uno spazio ristretto; e anche se sappiamo che questo isolamento del singolo, questo angusto egoismo è dappertutto il principio fondamentale della nostra odierna società, pure in nessun luogo esso si rivela in modo cosí sfrontato e aperto, in modo cosí consapevole come qui, nella calca della grande città. La decomposizione dell'umanità in monadi, ciascuna delle quali ha un principio di vita particolare e uno scopo particolare, il mondo degli atomi, è stato portato qui alle sue estreme conse guenze. È per questo che la guerra sociale, la guerra di tutti contro tutti, è dichiarata apertamente ... Dappertutto barbara indifferenza, duro egoismo da un lato, e miseria indicibile dall'altro; dappertutto la guerra sociale, la casa di ogni singolo in stato d'assedio; dappertutto rapine reciproche sotto la protezione della legge, e tutto ciò in maniera cosí spudorata, cosí aperta, che ci atterrisce dinanzi alle conseguenze delle nostre condizioni sociali, che si presentano cosí senza veli, e soltanto ci si stupisce del fatto che tutta questa pazzesca baraonda riesca in generale a reggersi ancora.

Engels, La situazione della classe operaia in Inghilterra, in Liberi servi. Il grande inquisitore e l'enigma del potere di Gustavo Zagrebelsky

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