"Quelle preziose sette ore notturne di sonno", scrisse nel 1934, "si spezzano bruscamente in due. C'è, se uno è fortunato, il primo dolce sonno della notte, e c'è l'ultimo sono profondo del mattino, ma tra i due appare un sinistro, sempre più esteso intervallo." Era la sua notte oscura."
Pietro Citati, La morte della farfalla
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