Secondo me, quando si visita una tomba si hanno pensieri che sono, più o meno, i pensieri di tutti e che, a parte l'eloquenza, non sono molto diversi da quelli che vengono ad Amleto mentre contempla il teschio di Yorick. Non sembra ci sia molto da pensare o da dire che non sia una variante della frase: "Mille volte mi ha portato sulle spalle". Al cimitero, in genere, ti viene ricordato quanto siano gretti e banali i tuoi pensieri su questo argomento. Oh, puoi provare a parlare col defunto, se credi che questo possa aiutarti; puoi iniziare, come feci io quella mattina, col dire: "Be', mamma...", ma è difficile ignorare - anche se riesci ad andare oltre le prime parole - che è come se tu conversassi con la colonna di vertebre appesa nell'ambulatorio dell'osteopata. Ciò che provano i cimiteri, almeno alle persone come me, non è che i morti sono presenti, ma che se ne sono andati.
Philips Roth, Patrimonio
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