Il corpo si è trasformato nel campo di battaglia in cui ogni giorno si compie la guerra di senso e di significato della nostra esistenza. Calamitato verso la
smaterializzazione operata dal mondo digitale, nelle sue ultime declinazioni della realtà aumentata, il corpo subisce un attacco nel profondo, nel significato stesso di presenza e di soggetto percipiente. Viene modificato chirurgicamente affinché aderisca con più forza a un simulacro di corporeità, sintetizzato nell'epifania dell'immagine televisiva o della rappresentazione
massmediale - mentre piercing e tatuaggi ne urlano l'insostituibilità, ma sono soltanto le ultime difese di una
guerra già perduta.
Rossano Baronciani, Nella tana del Bianconiglio
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