martedì 18 settembre 2018

Pubblico e privato

Nel frattempo, è successo anche che il telefonino percepito ormai come una sorta di protesi ha portato con sé un indefinito espandersi della sfera del privato. Si parla (e si scrive) dei fatti propri in qualunque momento, in qualunque situazione, di fronte a chiunque, con un conseguente allentarsi del comune senso del pudore linguistico. E a tutto ciò si aggiunge la facilità con la quale si possono cogliere, registrare e diffondere situazioni comunicative che fino a poco fa si sarebbero esaurite nella dimensione privata.
Nel nostro dibattito pubblico», notava Marco Imarisio lo scorso 10 febbraio sono saltate regole elementari di convivenza, tolleranza, persino di educazione minima. Ormai il pensiero di pancia, la battuta greve, sono diventati consuetudine. Non c'è più alcuna intermediazione tra stomaco e polpastrelli: buona la prima, come se fossimo in un gigantesco bar sport virtuale»

Giuseppe Antonelli, Volgare eloquenza. Come le parole hanno penalizzato..

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