Come un leone sbrana senza difficoltà
i figli appena nati di una cerva veloce,
li afferra tra i denti dopo esser entrato nella loro tana
e divora il loro tenero cuore,
mentre la madre, accanto a loro, non può soccorrerli
perché un violento tremore la scuote,
e fugge veloce tra la macchia e il bosco, affannata e madida di sudore,
inseguita dalla bestia feroce,
così nessuno dei Troiani poté soccorrere quei due ed evitare la loro morte,
ma tutti fuggivano terrorizzati dai Greci.
Omero, Iliade, traduzione di Dora Marinari - Libro Undicesimo
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