Andò a sedersi su una delle traballanti poltrone di velluto rosso, ripiegò le gambe sotto di sè e diede un'occhiata circolare alla stanza, strizzando ancora di più gli occhi. «Ma come riuscite a resistere? È la camera degli orrori, questa.»
«Oh, ci si abitua a tutto,» risposi, irritato con me stesso, perchè in realtà ero orgoglioso della mia sistemazione.
«Io no. Non mi abituo mai a niente, io. Chi si abitua a tutto tanto vale che muoia.»
Truman Capote, Colazione da Tiffany
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