Questa insistenza sulla tematica del libro evidentemente rivela un bisogno. Il circolo mondiale dei lettori, una resistente minoranza, vede ancora nel libro un bene di rifugio, dove andare a ripararsi di fronte a un mondo sempre più incomprensibile e dai valori effimeri, un bene di durata rispetto alla velocità del consumo usa e getta, un bene fruttifero al confronto con lo sfaldarsi di mode e modelli, un bene solido rispetto alle chiacchiere disperse dal vento. Il libro sembra offrire risposte che altri non danno, restando ancora il piú solido depositario del sapere; il libro è ancora un piacere, lento, rispetto a quelli veloci ma superficiali offerti dalla tecnologia.
AA. VV, Storie di libri: amati, misteriosi, maledetti
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