domenica 14 ottobre 2018

Democrazia fabbrica del consenso?

Nell'Apologia  che Platone gli fa pronunciare, Socrate rende chiaro che una delle principali ragioni che lo avevano isolato rispetto alla opinione pubblica era stata la sua critica della politica. E ricorda i suoi incontri con vari politici, coi quali aveva cercato di appurare la natura specifica del loro sapere: uno sforzo approdato ogni volta alla constatazione della inesistenza di tale sapere. Incalzare con domande inquietanti (se è una scienza, la politica si potrà insegnare?) non soltanto i comuni ateniesi, ma i detentori stessi del "sapere" politico, cioè i politici dominatori delle assemblee e dei destini collettivi, era stato, da parte sua, il modo più antidemagogico di prospettare una visione critica della democratica "fabbrica del consenso": col solo risultato di rendersi inviso a tutti i beneficiari, leaders o gregari, di quel sistema.

Luciano Canfora, Un mestiere pericoloso

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