Gli rispose Agamennone, il capo degli eserciti:
Fuggi pure lontano, se così desideri,
io non ti prego di rimanere qui per me:
altri mi onoreranno, e soprattutto Zeus sapiente.
Tu sei per me il più odioso tra i re protetti da Zeus;
tu cerchi sempre risse, battaglie, lotte,
e se sei molto forte, te lo ha concesso un dio.
Vai a comandare ai Mirmidoni: io non mi curo di te, né temo la tua ira
E voglio prometterti questo:
poiché Febo Apollo mi toglie la figlia di Crise,
io la rimanderò con la mia nave e i miei compagni,
ma verrò io stesso nella tua tenda a prendere per me la tua ricompensa,
Briseide dalle belle guance
affinché tu impari quanto io sono più forte di te,
e nessun altro osi parlarmi da eguale e misurarsi con me».
Così disse, e un gran dolore colpi il figlio di Peleo,
e nel suo petto villoso il cuore andava in due direzioni:
o, sfilando dal fianco la spada tagliente, allontanare gli altri
e uccidere il figlio di Atreo,
o frenare lo sdegno e contenere l'ira.
Iliade di Omero - Marinari, Capo, Cantarella
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