In questo nostro mondo, le «cose che sappiamo» e
le «cose che non sappiamo» sono fatalmente inseparabili come gemelle
siamesi, e la loro stessa esistenza è confusione.
Confusione, confusione.
Chi può distinguere il mare da ciò che vi si riflette? O dire dove finisce la pioggia e comincia la malinconia?
È così che, di buon grado, ho smesso di fare differenza tra il sapere e
il non sapere. Anzi, è diventato il mio punto di partenza. In un certo
senso, un terribile punto di partenza. Seguendo questo ragionamento
diventa impossibile separare forma e contenuto, soggetto e oggetto,
causa ed effetto, me e le nocche delle mie dita. Come è impossibile
separare sale e pepe, farina e fecola, indissolubilmente mischiati sul
pavimento della cucina.
La ragazza dello Sputnik - Haruki Murakami
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